Curiosità su Bologna: cosa visitare

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Cose da sapere su Bologna
Bologna è una bella e antica città italiana, famosa anche per la sua sede universitaria che è stata tra le prime a essere fondate in Europa.
Tuttavia non è troppo grande, conta circa 388.300 abitanti, e il suo centro storico raccolto racchiude molti monumenti e cose da vedere, come le torri degli asinelli o la chiesa di San Vitale e Agricola, un’antica basilica paleocristiana.

Bologna è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno, è inoltre possibile arrivare in città anche in aereo, atterrando all’aeroporto Guglielmo Marconi. In quest’ultimo caso, potete vi consigliamo di valutare l’utilizzo di un taxi da e per l’aeroporto.

Se avete deciso di visitare la città e avete quindi programmato una vacanza non vi resta che continuare la lettura, perché ci sono diverse cose da sapere su Bologna, la storia, le tradizioni del passato e curiosità sulla città di Bologna che ne hanno fatto la città che è ora.

Curiosità sulle torri di Bologna

Le due torri di Bologna sono un simbolo della città, si trovano tra le strade di San Donato (denominata ora via Zamboni), San Vitale, strada Maggiore e Castiglione.
Ci sono delle curiosità anche sulle torri di Bologna da conoscere.
La più famosa è la torre degli Asinelli, che fu eretta tra il 1109 e il 1119 da Gherardo Asinelli, un nobile ghibellino del tempo.
Questa torre è alta circa 97,20 metri, e la sua particolarità è che è una torre pendente, che si piega infatti per 2,23 metri a ovest, inoltre al suo interno ha una scalinata di 498 gradini.
E’ visitabile ancora oggi, e dalla sua sommità si può ammirare il panorama di tutta la città a 360 gradi.

Bologna e curiosità da vedere

Tra le curiosità da vedere a Bologna, ci può essere la antica cripta paleocristiana della chiesa dei santi Vitale e Agricola.
La chiesa dei santi Vitale e Agricola ha origini molto antiche, sembra sia stata infatti costruita su resti di un’arena romana, nel luogo dove la tradizione dice che i Santi Vitale e Agricola subirono il martirio, sotto il regno di Diocleziano.
I loro copri furono riconosciuti poi da sant’Ambrogio nel 392 durante una visita a Bologna.
I resti della chiesa primitiva rimangono oggi solo nella sua cripta, fondata intorno all’anno mille appunto, per ricordare i due martiri.
Successivamente divenne parte di un convento di monache benedettine nel sedicesimo secolo, il quale fu poi soppresso con Napoleone e ceduto alla Contessa Barbara Rossi di San Secondo che ne fece un cenacolo letterario.
Alla fine del periodo napoleonico la chiesa riassunse la sua funzione, che ha ancora oggi.
Al suo interno troviamo una pregevole cappella rinascimentale detta di S. Maria degli Angeli attribuita all’artista Gasparo Nadi.
Bologna è anche detta la città dei portici, infatti il suo centro offre portici per ben 40 km. il motivo è legato alla nascita della sua università, che richiama in passato gente da tutto il paese e non c’era abbastanza posto per accoglierli tutti.
All’inizio gli abitanti chiudevano i balconi con verande in legno per ospitarli, poi si pensò di ampliare le case con una stanza verso l’esterno, e da qui vennero realizzati i portici.
In pratica i palazzi avevano aggiunto una stanza in più e i portici erano stati realizzati per reggerla, senza rubare spazio alla strada sottostante.

Le tre frecce di Bologna, dove sono

Ci sono tanti altre curiosità sulla città di Bologna da scoprire, come ad esempio le tre frecce di Palazzo Isolani.
Se vi chiedete le tre frecce Bologna dove sono, si trovano nei pressi dell’ingresso di Palazzo Isolani, sotto i portici, dove si possono scorgere tre frecce conficcate in un angolo.
Questo luogo è uno dei maggiormente particolari di Bologna e ci sono varie leggende intorno a queste tre frecce.
Si narra infatti che una nobildonna fu accusata dal proprio marito di adulterio. Il marito assoldò tre arcieri per compiere un omicidio per venire ripagato dal torto subito. La donna però che era molto bella e furba, quando vide gli arcieri fece cadere le vesti e rimase nuda, così essi sbagliarono mira e scagliarono le frecce sull’arcata del portico.
Altre leggende dicono che vi fu uno scontro armato tra due nobili, e le loro frecce vennero conficcate nel portico. Un’altra risale al 1877 e si tratterebbe di uno scherzo da parti di alcuni studenti a Raffaele Faccioliche, che aveva restaurato casa Isolani, per rovinare il lavoro eseguito da questi con dedizione.
In ogni caso questo portico rimane uno degli angoli più particolari e curiosi della città.

Curiosità sull’università di Bologna

Altre curiosità coinvolgono la sua famosa università.
L’Università di Bologna fu una delle prime in Europa, e aveva tante facoltà.
Era di stampo laico, erano gli studenti che eleggevano i professori e ci fu anche una prima professoressa in medicina.
Tra le curiosità della città di Bologna una riguarda l’aula di anatomia dell’università.
La struttura è in stile rinascimentale, affrescata, ma una particolarà è l’aula di anatomia. E’ un antico teatro in legno con un tavolo di marmo al centro.
Le lezioni qui iniziavano alle 4 del mattino, alla luce delle candele, il professore stava in cattedra e un addetto sezionava un cadavere per spiegare tutte le parti del corpo.
In alto sulla parete di questa aula c’è una finestrella chiusa, e serviva perché per di la ogni tanto passava un monaco domenicano che andava a controllare lo svolgimento corretto della lezione secondo le norme del tempo. Infatti i genitali dovevano sempre rimanere coperti e non si doveva mai prendere il cuore del morto con le mani.
All’università di Bologna vennero a studiare anche famosi personaggi come Thomas Becket ma anche Pico della Mirandola e Leon Battista Alberti, Erasmo da Rotterdam, Niccolò Copernico.
Ancora Paracelso, poi Abrecht Dürer, San Carlo Borromeo, Torquato Tasso e Carlo Goldoni.