Peschici: il borgo più a Nord del Gargano

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Peschici, suggestivo borgo di mare costruito sulla roccia nel punto più a Nord del Gargano, nella regione Puglia, offre al visitatore un incontro tra moderno e antico. Dalla parte nuova del paese di accede al borgo storico attraverso la porta del Ponte, un antico arco, sotto il quale anticamente sorgeva un ponte levatoio che ogni sera veniva chiuso per proteggere gli abitanti dai briganti.

Oltrepassato l’arco, sembra che il tempo si sia fermato ai vecchi mestieri e alla quotidianità di una vita costruita sul lavoro artigianale e sulla pesca. Il dedalo di viuzze che costeggiano le antiche abitazioni è anticipato da un’animata piazza di paese circondata da caratteristici negozi di artigianato locale, tra i quali un antico frantoio, dove è d’obbligo una sosta per degustare i sapori di oli lavorati secondo i canoni della spremitura a freddo, che ne garantisce la genuinità e la qualità di un prodotto unico, ricco di proprietà organolettiche, vitamine e gusto, un vero toccasana per la nostra salute.

Proseguendo lungo i viottoli ci si addentra nel cuore del borgo attraverso i vivaci colori dei manufatti proposti in esposizione sulle bancarelle dei negozianti di Peschici e tra una bottega e l’altra quasi non ci si accorge di trovarsi di fronte ad un portale di un’antichissima chiesa, è la chiesetta del Purgatorio, esistente già intorno all’anno 1000, epoca in cui i monaci benedettini si recavano sulla rocca di Peschici per la celebrazione dei riti funebri.

Entrando, il frastuono del vivace vociare del borgo viene sostituito da una quiete palpabile nell’aria racchiusa da mura secolari. Qui appare nel suo splendore antico un bellissimo organo ligneo, diviso in tre comparti ad arco, finemente lavorato e costruito a mano. Lateralmente appaiono ben visibili delle cerniere che probabilmente reggevano due ante di chiusura andate però scomparse. La chiesa patronale di Sant’Elia, patrono di Peschici, ricordato ancora oggi il 20 luglio di ogni anno, si trova anch’essa nel borgo storico. Durante la festa patronale gli abitanti organizzano una solenne festa per ringraziare il Santo di aver salvato il borgo da un’improvvisa e devastante invasione di cavallette.

Un altro ingresso porta però al borgo storico di Peschici e questa volta dal mare attraverso la porta di Basso ai piedi del Castello. Anticamente questa porta era usata come ingresso secondario dai pescatori che stanchi risalivano le vie del borgo per recarsi nelle abitazioni, dopo aver trascorso ore di lavoro sulle sponde del Mar Adriatico.

Il Castello sorge infatti nel punto più estremo di Peschici, su un costone di roccia alto circa 80 metri, da dove ha sempre dominato e ancora oggi continua ininterrottamente a dominare le sponde garganiche e da dove, nelle giornate con condizioni meteo ideali, si possono avvistare le isole Tremiti.

Le origini del Castello di Peschici risalgono al X secolo, periodo in cui il territorio fu liberato dai Saraceni e mercenari Slavi dominarono la zona dando vita anche a gruppi di abitazioni e ad un nucleo divenuto poi l’antico borgo di Peschici. Il castello ha subito numerose ricostruzioni e rifacimenti nel corso degli anni, tranne il piano terra dove si trovano le Segrete, lasciata ancora oggi alle sue origini. Gli spazi, sapientemente recuperati ospitano una mostra permanente di strumenti di tortura, oggetti dell’epoca di uso domestico ed attrezzi da lavoro.

La visita alle Segrete, che è possibile tutti i giorni da giugno a settembre, anche se i periodi e gli orari possono subire delle modifiche, per cui è sempre consigliabile prima informarsi presso l’Amministrazione Comunale, comprende anche l’ingresso al suggestivo e panoramico giardino esterno, a strapiombo sul mare, da dove poter ammirare e godere di una vista unica sulla baia di Peschici.